*** ATTENZIONE: SPOILER!! ***

Anche se trattato in modo un po’ semplicistico, forse più adatto ai bambini e preadolescenti, centrale è il tema della vendetta con i suoi correlati legati a pregiudizi (dovuti anche all’ofuscamento della rabbia e del dolore) e al perdono (reso possibile dall’esempio-testimonizana ereditata dello zio e vivida nella zia). Interessante l’aspetto del parassita che a mio avvisa rappresenta le nostre tentazioni, di frote alle quali l’unica scelta saggia è quelladi liberarsi di loro prima che abbiano il sopravvento su di noi. Il film dà però diverse pennellate molte belle anche su altri aspetti: è molto bello secondo me la ragazza di spiderman pur essendo stata da lui tremendamente ferita sia disposta a cercare di aiutarlo perché lo vede in crisi. Notevole è la frase con lo lascia quando lui rifiuta il suo aiuto: “Nessuno si salva da solo, nemmeno spiderman…”. Riesce a liberarlo così dalla superbia nella quale si era rinchiuso. A salvarlo infatti saranno la zia, quando li ricorda di che stoffa fosse fatto il marito, lo salverà Mary Jane quando gli farà capire non solo quanto fosse divenuto superbe ma quanto anche la sua vanagloria lo avesse distolto dall’amore vero. Infine lo salverà il suo amico-nemico che sarà fisicamente disposto a morire per lui dopo aver tantato in tutti i modi di fargli del male. Una bella simbologia troviamo anche in Harry. Viene abbruttito a causa del suo odio (sfigurato dalla bomba) ma questo abbruttimento non avrà l’ultima parola su di lui perché sarà capace di donare la vita per il suo amico ritrovato.

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