Film realista sulle brutture della guerra ma che più che sulle distruzioni e sulle morti tutte intorno fa pensare alle distruzioni e alle morti dell’animo umano di chi è costretto ora dopo ora a non farsi sopraffare dall’odio e dal cinismo. Com’è giustio che siano i personaggi mostrano a volte il meglio e a volte il peggio di sé, a volte seguono una routine discutibili perché tanto siamo in guerra e poi lo fanno tutti… Altre volte sanno chiedere scusa perché ritornano in sè stesse. Infine l’esempio di un testimone porta a diventare eroi. E in tutto questo c’è anche posto per la fede. Alla fine il viaggio di maturazione della spina siamo invitati a farlo pure noi, per divenire, nel nostro piccolo, eroi delle nostre giornate. Bella la pennellata finale che ci invita a riconoscere anche nel. Male (incarnato dai nazisti) ci può essere il bene al di là di ogni nostro comprensibile pregiudizio.