Il film racconta la difficoltà degli insegnanti nello stare di fronte a dei ragazzi difficili. Ad un certo punto questi insegnanti vengono descritti da un relatore come eroi. Lui lo fa in modo strumentale ma il film davvero “dipinge” non solo le loro fatiche ma anche l’abnegazione eroica di chi fa questo lavoro dove nessuno ti dice mai grazie e dove hai sempre l’impressione di non ottenere nulla e che i tuoi sforzi siano vani.
[…] Sa che i ragazzi hanno bisogno di regole ma sa anche che è necessario un sano, per quanto a volte doloroso, distacco tra docente e studente. Sa soprattutto che il maestro è colui che indica una strada da percorrere ma che la strada devono decidere di farla i ragazzi. Così il rapporto, con punte di grandissimo dramma, tra Barthes e due ragazze, una sua studentessa obesa e con problemi in famiglia, l’altra, una prostituta che lui cerca di tirar vita dalla strada, è significativo e dice di tutta la sollecitudine appassionata di quest’uomo che, pur nella difficoltà quotidiana di una vita che non fa sconti a nessuno, affronta la realtà, anche quella più dura, a viso aperto e lottando sempre per il bene dell’altro. [www.sentieridelcinema.it]